20090530

Poker di fessi


Come si sà, applicare in Italia regole e standard che si trovano all'estero è ormai una battaglia persa, se c'è però qualcosa di negativo o immorale che va di moda nei paesi anglosassoni, e che magari fa fare un po' di soldi a qualcuno a scapito di altri, si fa a gara per importarla (e rivenderla come un subprime). Un esempio di questi è il poker.

Succede quindi che in tv si comincia a pubblicizzarlo con importati tornei internazionali, fantomatici campioni intercontinentali e manciate di vip a profusione. Si parte così e si arriva al punto che Italia1 e La7 lo danno in contemporanea. Nasce la figura del poker scacciacrisi.

Fare soldi spillandoli alle persone più stupide, così gli americani definiscono il capitalismo, e questa definizione può essere parzialmente applicata anche al poker. E' giusto precisare che il gioco d'azzardo è una vaccata sempre e comunque, fa leva sulla stupidità endemica dell'uomo, che in alcune persone è più spiccata che in altre, la stessa che porta a comportamenti irrazionali come ad esempio accettare i dogmi di una religione, venerare il concetto di nazione o provare attrazione per Pamela Anderson.

La percezione che sia una cosa negativa è abbastanza palese quindi ci si affretta a spiegare che quello è poker sportivo: tornei come quelli di scopa o briscola che si fanno da sempre nei bar. Ovviamente questo poker sta alla briscola, come il nuovo bingo sta alla tombola parrocchiale, e se trasferisci tutto questo nei sistemi automatizzati online succede che di bei soldi ne puoi perdere abbastanza velocemente. Non è infatti un caso che gli sponsor che fanno girare tutta la baracca siano siti di poker.

Quelli che conoscono il fenomeno da ben prima che superasse i confini sanno di come si porti dietro vagonate di gente fallita e famiglie distrutte, e anche certi osannati campioni, che sembrano vincere carrettate di soldi non riescono a stare dietro ai debiti contratti.
Qualcuno potrà dire che non si può limitare la libertà degli intelligenti per preservare gli stupidi, se la pensi così sei di destra, e sbagli, punto, non te lo sto a spiegare, anche se di solito a difenderlo è gente a cui piace o che ci guadagna, un po' come chiedere un'opinione sulle droghe ad uno che le usa e ad uno che le spaccia. La libertà che si può applicare ad una società è direttamente proporzionale alla maturità della stessa, e l'italia francamente...

Però quello che mi ha disgustato di più, ed il punto del post, è l'usare il terremoto in Abruzzo per pubblicizzare tutto questo.

Una cosa è facilmente intuibile, per molti però può restare una semplice malizia quindi chiariamo definitivamente: queste iniziative benefiche, come molte altre, sono studiate a livello di marketing per esclusivi fini di immagine. Lo dico perché lo so, non perché lo penso. Come questo sia profondamente sbagliato è una cosa che probabilmente non è condivisa da tutti e non è nemmeno semplice da spiegare, l'ipocrisia però è più che evidente. Diciamo che una risposta stupida delle più tipiche è quella "comunque alla fine si fa del bene". E' un classico esempio di un pensiero che si ferma al primo livello, cioè ci si limita ad analizzare un fatto e trarne una conseguenza senza considerare anche la conseguenza come un fatto, e così via... ma questo è un altro post.

Che queste speculazioni le faccia Mediaset non mi fa più di tanto effetto (visto da dove arriva a dove va), che lo faccia la7 un po' mi da fastidio.

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